Quando si parla di violenza, spesso tendiamo immediatamente a pensare a percosse e ad aggressioni fisiche. La violenza, in realtà, può avere molte altre forme e può essere agita a diversi livelli: possiamo infatti fare riferimento a violenza economica, culturale, psicologica, ecc.
Tutti questi tipi di violenza sono tra loro collegati, ma non necessariamente coesistono.
In particolare, non esiste violenza fisica che non sia stata preceduta da forme di violenza psicologica. Quest’ultima spesso viene sottovalutata, in quanto difficilmente identificabile, talvolta per le vittime stesse, che non la riconoscono come “violenza”. È invece fondamentale riconoscerne la portata, non solo in quanto precursore di altri tipi di violenza tra cui quella fisica, ma anche perché di per sé causa di sofferenza e disagio in chi la subisce.
Con il termine “violenza psicologica” ci riferiamo ad una serie di atteggiamenti e discorsi volti direttamente a denigrare l’altra persona e il suo modo di essere. Rientrano in questa definizione tutte quelle parole e quei gesti che hanno lo scopo di rendere l’altro insicuro, così da poterlo controllare e sottomettere.
«Mio marito non mi ha mai picchiato; ero convinta di non aver mai conosciuto la violenza di coppia, poi invece mi sono resa conto che semplicemente non era necessario che mi picchiasse perché seguissi ogni suo volere. Pensavo di non essere in grado di scegliere e di fare da sola. Le botte sono arrivate con i miei primi “no”.»
La violenza psicologica si articola intorno a particolari comportamenti e/o atteggiamenti che si ripetono e si rafforzano nel tempo; una serie di microviolenze che generalmente seguono il seguente schema: tutto inizia con il controllo sistematico dell’altro, si passa poi alla gelosia e alle molestie assillanti, fino ad arrivare alle umiliazioni ed al disprezzo.
Il controllo può tradursi in un comportamento eccessivamente geloso, quasi patologico, caratterizzato da sospetti continui ed infondati. Il partner diventa un oggetto da possedere in maniera esclusiva, non viene riconosciuto in quanto persona “altra da sé”.
Spesso, nell’ambito della violenza domestica, il controllo sulla donna è mantenuto grazie anche al suo progressivo isolamento: le viene impedito di lavorare (o di accedere alle finanze personali/comuni) e di avere una vita sociale, di vedere gli amici, di mantenere rapporti con quest’ultimi e con la famiglia, allo scopo di renderla completamente dipendente dal compagno, così che non sfugga al suo controllo.
L’isolamento è al contempo causa e conseguenza dei maltrattamenti; in queste situazioni le donne dicono spesso di sentirsi prigioniere.
Una strategia alla base della violenza psicologica è costituita dalle critiche avvilenti volte a minare l’autostima della persona, a mostrarle che è priva di valore; per esempio la persona può essere denigrata per quello che fa, può essere accusata di pazzia, criticata rispetto al suo aspetto fisico o alle sue capacità intellettuali. Umiliare, svilire, ridicolizzare, costituiscono atti peculiari della violenza psicologica. Talvolta, quando le critiche e le umiliazioni sono a contenuto sessuale, queste generano un senso di vergogna che diventa un ulteriore ostacolo al cercare un aiuto esterno.
La violenza psicologica può includere anche minacce o atti intimidatori quali lo sbattere le porte, lanciare o rompere gli oggetti, maltrattare animali domestici, ecc. Queste non vanno considerate forme di violenza repressa, bensì azioni di violenza indiretta. Tali comportamenti vogliono intimorire l’altro, minacciarlo della propria forza e capacità di fare del male (agli altri e a se stessi). La minaccia di suicidio costituisce una violenza di estrema gravità perché porta il partner a sentirsi responsabile delle azioni dell’altro e a dover restare immobile per il timore delle conseguenze di qualsiasi sua scelta.
Se alcuni di questi comportamenti, presi singolarmente, possono rientrare nel quadro di un acceso litigio di coppia, è il carattere ripetitivo e il protrarsi nel tempo di queste situazioni a configurarli come una forma di violenza psicologica. La violenza, inoltre, si differenzia dalla conflittualità per l’asimmetria dello schema relazionale.
La sistematica denigrazione ed i continui insulti alla persona, maschio o femmina che sia, minano la sua autostima, e più in generale al suo senso di identità. Sentendosi continuamente disprezzata, essa stessa comincerà a disprezzarsi ed a sentirsi non degna di essere amata e rispettata. La ripetitività e il carattere umiliante di tali situazioni possono provocare un vero e proprio processo distruttivo, a livello psicologico, per la persona che subisce, che addirittura può condurre al suicidio.
Tuttavia, mentre gli effetti della violenza fisica sono immediatamente visibili e facilmente diagnosticabili, è molto più difficile valutare quelli provocati da una violenza di tipo psicologico.
Esiste inoltre una certa difficoltà ad individuare le violenze psicologiche stesse, dal momento che i loro confini non sono così definiti: una medesima azione può assumere significati diversi a seconda del contesto in cui si inserisce ed a seconda della persona che la valuta.
La violenza psicologica spesso viene negata sia dall’aggressore che dai testimoni; non ci sono dati oggettivi che provano la realtà di ciò che la vittima subisce e questo fa sì che essa stessa dubiti di ciò che prova.
Tutto questo rende necessario iniziative di sensibilizzazione e formazione rispetto a questo tema così importante e sottovalutato, sia in un’ottica di intervento, che preventiva, allo scopo di ridurre il rischio di diventare vittime (o carnefici) all’interno di questi pericolosi meccanismi psicologici.
Infine è importante sottolineare che la problematica della violenza, in tutte le sue forme, non può essere confinata ad una dimensione individuale o di coppia, ma necessita di essere rinviata ad un sistema più ampio, quello delle relazioni sociali; l’obiettivo deve essere quello di un cambiamento a livello sociale e culturale, che favorisca un’evoluzione delle relazioni di genere, fondate sul riconoscimento della persona e sul rispetto dell’alterità.
«Qualunque cosa distrugga la libertà non è amore.
Deve trattarsi di altro, perché amore e libertà vanno a braccetto,
sono due ali dello stesso gabbiano».
- Osho -
Dr.ssa Sara Sandrini
Psicologa
Socia del Centro Antiviolenza Casa Delle Donne CaD-Brescia
Spot Sociali:
Buongiorno, leggere questo articolo mi ha spiegato tante cose….. ho subito esattamente tutto quello di cui parlate, ed è spesso sfociato in violenza fisica, ho resistito per i miei figli, ma anche perché rinnegavo il tutto, ormai mi ero completamente annullata e non mi rendevo conto di quanto mi accadesse… sentendomi addirittura in colpa.
Finchè amici di facebook mi hanno detto che non era normale e che questo tipo di persone non cambiano ed il rischio era che mi trovassi in ospedale se non peggio… finchè infatti mi sono ritrovata con gravi ematomi e frattura scomposta delle costole…. quindi non sono più tornata in quella casa, ma purtroppo la cattiveria non ha limiti, l’arteficio diabolico è proseguito e tutt’ora da 8 mesi continua…. è riuscito a mettere in dubbio la mia psiche dicendo addirittura che fossi pericolosa tanto che il giudice in via provvisoria ha affidato i bimbi in modo esclusivo a lui e messo a me gli incontri protetti … inoltre da fare a casa di lui, dove spesso lui è presente…. le angherie e quanto continuo a subire sono ormai illimitate e non mi basterebbe una giornata per raccontarvele.. trovo soltanto che sia inutile lottare per questo quando poi non siamo mai protette……
Non è mai inutile lottare per se stesse e/o per i propri figli.
Se il suo ex marito continua tutt’ora a perpetrarle violenza, le consigliamo di rivolegersi al più vicino centro antiviolenza (http://www.casadelledonne-bs.it/elenco-centri-associazioni-antiviolenza/) per ottenere supporto e maggiori informazioni.
Se vuole, per qualsiasi dubbio, può chiamarci o scriverci direttamente.
A presto.
Vorrei sapere cosa posso fare il mio marito a un amante mi fa la vita imposibile per uscire di casa attualmente no lavoro minacciao di andarsene lontano cosi mi frega dice .e troppo agressivo con le sue parole umillianti che per che non vado via vorrei un aiuto vorrei scappare ma non so lui e alcolico e si droga a volte
Via web ovviamente non possiamo fornire alcuna indicazione non conoscendo bene la situazione, per questo motivo le consigliamo di rivolgersi al centro antiviolenza più vicino a lei (può trovarlo in questa pagina: http://www.casadelledonne-bs.it/elenco-centri-associazioni-antiviolenza/), per parlare direttamente e privatamente con chi può ascoltarla, fornendole supporto e informazioni adeguate.
Se vuole, per qualsiasi dubbio, può chiamarci al 0302400636 o scriverci direttamente via e-mail tramite il form apposito.
Dopo undici anni mi sono spezzata dentro e fuori. Non so fare più niente, nemmeno chiedere aiuto. Per me è finita.
No, non è finita e non è mai troppo tardi per chiedere aiuto, in qualsiasi modo, anche questo.
Se vuole può chiamarci al numero 0302400636, mercoledì 20, 27, dalle ore 15 alle 18, oppure può scriverci direttamente via e-mail tramite il form apposito presente nella pagina “contattaci“, inoltre questa sera, alle 20:30, su questo sito tramite la chat online può parlare direttamente anche con una nostra Psicologa, senza impegno e in totale anonimato.
Buongiorno
eccomi qui a chiedere aiuto per una scelta affrettata. Circa 3 anni fa ho conosciuto un’uomo. Ci siamo frequentati per circa 6 mesi e poi essendo separata dal precedente matrimonio decidiamo di andare a convivere, premesso io sono di latina e lui di Viterbo, mi trasferisco io. Dopo un po’ di tempo iniziano le discussioni normali per una coppia ma via via sempre più spesso e piú pesanti accusando me di tutto e offendendo la mia persona, tutto ciò accade se nell’attività di autonoleggio che abbiamo in comune qualcosa non va… Dopo la discussione lui esce bersagliandomi di telefonate e aggredendomi telefonicamente, se non rispondo comincia a chiamare i miei figli chiedendo di me rinfacciandomi che lui ha 20 anni di esperienza ed è laureato. Non so cosa fare, ho paura che andandomene lui possa fare peggio.
Buongiorno a lei.
La ringraziamo per la sua fiducia e per averci raccontato la sua storia, ma purtroppo vista la situazione complessa, non siamo in grado di fornirle il sostegno adeguato tramite un commento pubblico – per la sua privacy e la nostra “politica interna” – per questo le consigliamo di rivolgersi al centro antiviolenza più vicino a lei (può trovarlo in questa pagina: http://www.casadelledonne-bs.it/elenco-centri-associazioni-antiviolenza/), per poter parlare direttamente e privatamente con chi può ascoltarla e aiutarla dal vivo, fornendole il giusto supporto.
Se vuole, per qualsiasi dubbio o per parlare direttamente con noi, può comunque chiamarci al 030 2400636 o scriverci via e-mail tramite il form apposito alla pagina: http://www.casadelledonne-bs.it/associazione/dove-contatti/.
Inoltre, se preferisce mantenere l’anonimato e un contatto virtuale, tutti i Martedì, dalle 20:30 alle 22:00, una nostra Counselor o una Psicologa sarà disponibile online, tramite la chat visibile nell’angolo destro dello schermo.
A presto!
Buongiorno soni separata da 4 anni e nell alrticolo sopra scritto mi ci sono trovata in pieno.
Il mi ex mi ha sempre dalto dell incapace…della nullafacente…della psicopatica…e questo tutt ora che lui non svilge la sua funzione di padre ne l ha mai svolta. Fa come vuole frequenta i figli quando se lo ricorda o ha qualche donna di turno x far bella figura.
Adesso poi si è messo con una che ha lasciato i suoi figli…o meglio i figli hanno preferito il padre a lei…e questa ha avuto il coraggio di venirmi a dire a me se io ero disposta ad aiutare lui a ristabilire un rapporto con i figli. Cioè tu vieni scaricata dai tuoi e ti occupi dei miei?
Inoltre come io provo a fare presente a lui qualvosa he nin va bene è tutto un ofesa ovvero he sono la solita incapace depressa psicopatica. Lui quando eravamo sposati non hai mai fattp niente ed è vero ha tentato il suicidio 2 volte.
A me iniziarono gli attacchi di panico dallo stress e lui fu buttato fuori dal pronto soccorso perché urlava come un pazzo che facevo teatrini.
Fino ad ora io mi sono battuta x proteggere e tutelare i miei figli ma è possibile che non possa essere tutelata anch io da questo indivuduo?il mio avvocato non aa dire altro che “vanno riviste le norme della separazione” ma tanto non cambia nulla perché fa come vuole…io voglio essere tutelata non ne posso più di sentirmi umiliata così. E la risposta è che la legge contro le teste così può poco. E allora io devo subire tutta la vita? Le mie non sono violenze psicologiche? A me ha tolto ogni tipo di tranquillità e libertà questa siuazione mentre lui saltella di fiore in fiore non si occipa dei figli passa gli alimenti quando gli pare e gli è tutto permesso….non lo so se va bene così ditemelo che mi metto l aikma in pace….se magari ho il diritto anch’io di essere in qualhe modo tutelata allora vorrei sapere com.e perché non ne posso veramente piu.
Grazie per ora
Purtroppo non possiamo fornirle una risposta certa, per farlo avremmo bisogno di parlare direttamente con lei, per comprendere meglio tutta la situazione e quello che sta vivendo.
Per questo motivo la invitiamo a contattarci al numero 030 2400636, oppure se non è di Brescia e/o Provincia, la esortiamo a chiamare il Centro Antiviolenza più vicino a lei che può trovare al seguente indirizzo: http://www.casadelledonne-bs.it/elenco-centri-associazioni-antiviolenza/ o chiamando il numero 1522, in cui sicuramente troverà Operatrici pronte ad accoglierla e a indicarle ogni tipo di informazione.
A presto.
Sono riuscita a buttarlo fuori dopo violenze a tutto tondo ma, sfortunatamente (perchè ormai sono arrivata a pensarla così), prima di formulare denunce e di avere referti di pronto soccorso.
Dico sfortunatamente perchè, nonostante lotti con tutte le forze, (e i fatti sono freschi di soli 6 mesi), dovrò abbassarmi a permettergli di trascorre del tempo da solo con nostra figlia o addirittura che la tenga per periodi più lunghi.
Inutile che facciano tanta pubblicità e invitino le donne a cacciare di casa gli uomini violenti se poi non c’è nessuno che le tuteli e che tuteli i loro figli…..
Posso solo dire che se lo avessi saputo prima… avrei aspettato di farmi ridurre in fin di vita… almeno avrei salvato mia figlia.
Non so se è la stessa cosa ma con mio marito non facciamo che litigare xché lui vorrebbe la mogliettina a casa a cucinare per lui (che mi insulta xche non gli piace quel che cucino) che critica come lavo quando lavoro come stiro e quando stiro (cose che faccio la notte dato che lavoro tutto il giorno). Oggi ha distrutto il fon a forza di botte sul lavandino xché ho appoggiato ila mia camicia da lavare sulla maniglia del bagno e x poco non fa male alla bambina nella sua furia. Dice che sono una spendacciona (nonostante faccia la spesa paghi metà delle bollette aiuti i miei). Che non so fare altro che acchittarmi per uscire e andare al lavoro e che non mi importa della bambina solo xché oggi mi è scappata dalle mani ed è caduta (ha 16 mesi e cammina da 3…). Mi accusa che i miei vivono lontani e se ne fregano di me invece loro non vengono perché io non li invito xché lui si scoccia è inutile che dice di no. Non mi fa pagare delle cose e poi mi rinfaccia che paga tutto lui! Mi sembra di impazzire. Come dice quella comica di zelig ‘mio marito è un pezzo di merda’
Nella violenza psicologica rientrano la svalutazione e la mortificazione continua, con scatti di ira eccessivi per riacquisire/pretendere il controllo e l’allontanamento da amici/parenti, creando un clima teso, con il costante timore di fare scelte o azioni “sbagliate”, facendo sentire chi subisce la violenza psicologica sempre più inadeguata, “folle”, sbagliata, sola e perennemente in errore.
Se teme o se ha il dubbio di vivere in questa situazione ed è di Brescia o Provincia può contattarci telefonicamente, oppure può contattare il Centro Antiviolenza più vicino a lei, chiamando il 1522.
A presto.
ciao, sono undici mesi quasi che vivo un perfetto incubo
dopo troppi fallimenti con “uomini” incapaci di essere fedeli, l’8 marzo ho conosciuto un “uomo” di un’altra nazionalità. E’ iniziata la mia fine. Per non andare molto lontano coi ricordi….mi basta parlare di stanotte….volevo dormire e ho dimenticato il cell con la chat di whatsapp aperta…risultavo online tutta la notte….bene….40 sms di minacce, telefonate, insulti, ricatti e messaggi vocali pieni di disprezzo xk era convinto che stessi chattando cn qualcuno a sua insaputa. Premetto che è partito x 15gg e non mi ha mai cercata se non per mandargli soldi per farsi le ricariche, ma le telefonate a me non sono mai arrivate
ha preso da me soldi per partire e non vuole restituirmeli x poter esercitare su di me il suo controllo… la sto rendendo troppo semplice…. ma il contenuto dei messaggi, ricatti e insulti di ogni genere che mettono in dubbio anche la mia fedeltà verso un essere cosi insignificante, stento a volerli ripetere
beh…. io ho due lauree in economia e lavoro a 2000 km di distanza da casa in un posto orribile, ma riesco a mantenermi da sola e non voglio andare a vivere con lui xk odio averlo a carico, sopratutto xk lavora anche lui e in quasi undici mesi a parte insulti non ho mai avuto un aiuto economico in casa, nei momenti o meglio periodi in cui si trasferisce da me e non accetta che io non lo voglia ospitare….nn ho soldi da parte per andare a vedere i miei….che non vedo da 2 anni e mezzo….e lui mi sottrae tutto
L’ho pure trovato in casa a prendersi roba mia per portarla alla sua famiglia snz che io volessi
non riavrò i miei soldi ma sopratutto non riavrò la mia dignità
nessuno sa…se non qlcs qlcn e qlcs qlcn altro….e ho troppa paura
i vicini sentono tutto
vedono ma ormai abbassano lo sguardo….mica gli si può dare torto.mi sento molto sola…..mi ricatta…dice di farmi perdere il posto di lavoro e tra le tante gli è uscita una tenerissima frase “ti brucio la faccia con l’acido”
ecco come si vive quando si sbaglia
quando dico che è finita si attacca al campanello o mi sbuca a lavoro inseguendomi fino a casa a fine turno
un amico carabiniere aspetta solo un mio segnale per agire….ma anche per qst ho avuto minacce.
scusate lo sfogo
non siete sole se ne parlate
ma siete sole….siamo sole quando non vogliamo fare niente per ripagarli con la stessa moneta.
Ciao ho 22… E da ormai 7anni subisco violenza psicologica dalle unice persone che dovrebbero amarmi e accettarmi x quella che sono.. La mia famiglia.. Al posto di essere sostenuta e confortata x il fatto che nn trovo lavoro vengo minacciata derisa … Anche x il mio aspetto xx un po’ in carne come se fossi una malata mi parlano cn cattiveria.. Non ho un minimo appoggio da parte loro mi sento rterribilmente sola..nn capita e x loro sembra che io ormai mi sia agitata a questa situazione fa male..piango gg e notte xx non è cosiì mi vergogno che alla mia età sia ancora a casa a farmi mantenere!!!..mi vergogno di me stessa nn ho autostima..mi sento inutile..ho persino pensato di farla finita cs avrei tolto un pensiero a tutti…
ciao guarda io ho 38 anni separata e due figli e mia madre mi dice le stesse identiche cose…anzi ti tirò di più…se le dico che vorrei farla finita perchè non mi sento all’altezza di tante cose lei sai cosa mi risponde? che quelli che si uccidono sono degli egoisti perchè una volta morti se ne fregano di tutto…e non aggiungo altro..
per cui guarda non te la prendere…lascia perdere lo so che è dura da capire ed accettare ma lasciali fare…tanto loro NON CAMBIERANNO MAI…io c’ho messo una vita…ed ora li lascio dire…l’unica soddisfazione che mi levo è quella di mandarli a fanculo spudoratamente almeno mi levo tanti sassolini nelle scarpe…guarda lo so che è dura perchè è la famiglia..ma la famiglia tante volte è l’ultima persona che ci capisce…per cui lascia fare..fatti aiutare..da un centro donna ecc…e cerca da sola e dico da sola di venirne fuori..scordati di avere supporti all’interno di famiglie ottuse ..scordatelo…devi solo arrivare a quella che io chiamo indifferenza totale…e sano egoismo…poi ogniuno per la sua strada…pensa io sono arrivata a questo vivendo tutti i giorni coni miei figli con queste persone e ci sono arrivata per i miei figli…
sai che io soffro di attacchi di panico se sto in casa e se esco e vado via tre giorni da sola coni miei bambini non ho NIENTE??? chissà perchè? il perchè lo so..non ho chi mi manipola la vita e faccio dico e penso come voglio…perchè noi valiamo..noi sappiamo…loro ci fanno credere di essere delle incapaci perchè così danno sfogo alla loro mania di controllo..loro ci godono ad averci sotto controllo perchè così non tagliano il cordone ombelicale…e si crea quel meccanismo di dipendenza distruttiva…NOI dobbiamo tagliare il cordone..NOI! perchè loro non lo faranno mai!
cerca la forza dentro di te..ce l’hai..siamo donne…gli uomni son codardi…quelli poi tienili alla larga più che puoi..finchè non sarai te stesa in tutto e per tutto e guarderai tutti a testa alta e dirai..ciao..io ho un lavoro sono indipendente e di qua me ne vado! pensa che il tuo scopo è quello e fatti aiutare dai retta a una che c’è passata prima di te…e continua tutt’ora a subire..ma poi mi scivolano addosso…e dovrai imparare anche te…sembra impossibile lo so ma ce l’ho fatta io…che nei momenti più duri non riuscivo ad andare in bagno da sola…ce la puoi fare! ricorda siamo donne..non uomini cacasotto!
Vorrei riportare qui la mia esperienza che, mi rendo conto, è un po’ inusuale ma spero comunque di poter avere qualche consiglio per capire cosa è giusto fare.
Sono un uomo di 45 anni e convivo con una donna di 30 che rappresenta la classica donna in carriera: Ha due lauree, efficientissima e, come si dice adesso, multitasking. Infallibile (o quasi), qualunque cosa faccia la fa meglio e prima di chiunque altro. Stimata ed apprezzata nel lavoro sembra la donna perfetta. Purtroppo però nel rapporto di coppia si rivela assolutamente prepotente e credo che solo il fatto che io sia decisamente più grosso di lei mi ha preservato negli anni dal subire gravi violenze fisiche anche se nel tempo un paio di pugni me li sono presi.
Purtroppo però a livello psicologico mi sta distruggendo. Poiché lavoro su turni, molte volte durante il giorno sono a casa mentre lei è via dalla mattina alla sera e per questo sono io ad occuparmi principalmente della casa. Mi chiede di farle trovare pronto da mangiare quando rientra dal lavoro poichè è stanca e non vuole nemmeno che mi avvicini perchè dopo il tumulto del giorno vuole solo essere lasciata in pace.
Quando va bene rientra, mangia e si mette davanti alla televisione per rilassarsi un po’ (Immagino cosa state pensando ma vi garantisco che lei è la donna ed io l’uomo); quando va male invece sono urla ed insulti perché non ho cucinato la cosa giusta, perché c’era dell’altra roba da consumare prima, perché c’è la casa in disordine e lei non sopporta la polvere, ecc
Ogni giorno è un continuo ed incessante dimostrarmi quanto lei sia più efficiente e capace, come faccia le cose molto più velocemente e precise di me e quanto per contro io sia un incapace, un inetto ed un fallito. Mi ripete che uno come me dovrebbe finire i suoi giorni da solo perché non merita di avere una persona al suo fianco.
Per un certo periodo mi ha persino sequestrato il bancomat (dove ci sono i soldi del mio stipendio, non il suo) ed a tutt’oggi, sebbene sia riuscito a farmelo ridare, non passa giorno che non sostenga che devo chiederle il permesso per ogni minima spesa.
Mi chiama al telefono in qualsiasi ora della giornata e se non rispondo subito sono nuovamente urla ed insulti con la pretesa di avere subito una spiegazione valida e dettagliata del perché non abbia risposto al telefono, dove io sia e cosa stia facendo.
Ha cercato di farmi lasciare tutte le amicizie dicendomi chiaramente che non dovevo più sentire i miei amici perché mi facevano solo perdere del tempo e mi portavano sulla cattiva strada, poi, vedendo che comunque continuo a sentirli, ha iniziato a fare dei commenti sarcastici ogni volta che li sento al telefono e c’è anche lei vicino, Quando poi mi chiamano e prende per prima lei il telefono, fa che rifiutare la chiamata senza nemmeno chiedermi. Di sicuro in questi ultimi anni è riuscita a non farmi più uscire con loro perché lei amici non ne ha e quindi esce solo con me, così se provo a dirle che una sera vorrei organizzare con qualcuno di loro mi accusa di essere una carogna a lasciarla a casa da sola, che lei non farebbe mai questo dopodiché inizia a fantasticare su serate in night club ad infilare soldi nei tanga delle ballerine…
Era riuscita a farmi persino interrompere i rapporti con mia madre (che non ha mai voluto conoscere) ed ora che li ho riallacciati ogni volta che vado a trovarla (che vuol dire una volta alla settimana, non di più) se ne esce con frasi tipo “Vai da mammina? Hai bisogno di ciucciare un po’ di latte?”
Con gli amici mi vergogno di parlare di queste cose perché non oso dire come mi sono fatto sovrastare e comandare fino a questo punto.
Le volte che invece ho provato a parlarle con lei del mio disagio, ha detto che è tutta colpa mia, che non vorrebbe comportarsi così ma sono io che la esaspero e la porto a queste reazioni. Le ho ribadito che la colpa non è mai solo da una parte e che fintato che si crede perfetta e ritiene che sia solo io a dover cambiare per poter migliorare il nostro rapporto, per quanti sforzi io possa fare non ci sarà mai armonia.
Lei mi ha risposto che non si ritiene perfetta, ma quando le ho chiesto di dirmi almeno un difetto che pensava di avere lei stessa o una mancanza che riteneva di avere nel rapporto di coppia, non ha saputo rispondermi.
Ho già provato a lasciarla un paio di volte ma in entrambe i casi, quando le ho detto che volevo porre fine al rapporto, si è trasformata in un agnellino, si è messa a piangere (è una donna che non piange mai, le uniche due volte che l’ho vista piangere è stato in queste occasioni) mi ha detto che ero crudele a voler chiudere così di colpo il nostro rapporto ricordandomi tutto quello che lei ha fatto per me in questi anni (e le cose sono tante, devo dargliene atto, peccato che siano tutte cose solo materiali e mai nulla di sentimentale) e così tra la tenerezza e la colpa che mi ha fatto provare sono tornato sui miei passi.
Peccato che tutta questa improvvisa dolcezza sia durata non più di una settimana per poi tornare ad essere più agguerrita di prima.
Capisco di essere un perdente come personalità nei suoi confronti già fin dall’inizio.
Io sono pieno di dubbi mentre lei ha solo certezze;
Io uso frasi tipo “…secondo me…” o “…credo che sia…” Lei usa frasi del tipo: “ …la verità è questa!…” oppure: “…le cose stanno così…”
Quando la mia opinione è diversa dalla sua è scontato che sono io quello che sbaglia;
Quando lei mi dice una cosa che non condivido io mi chiedo “ma non è che magari ha ragione lei?” oppure: “ma può essere che fino ad ora ho sbagliato io?”
Quello che però a tutt’oggi non capisco è se lei si renda conto o meno delle violenze che mi usa; se tutti questi tentativi di dominio completo e di sopraffazione siano inconsci o voluti razionalmente; se lei sia realmente innamorata oppure abbia coscientemente identificato in me una personalità debole da poter sottomettere e su cui sfogare tutta la propria rabbia, ed ancora se sia possibile e come trovare un dialogo con una persona che non ha nemmeno l’ombra di un dubbio, che non si mette minimamente in discussione e quindi non ritiene nemmeno che esista un problema.
In ultimo mi piacerebbe sapere come posso lasciare che mi tratti così e perché mi sia così difficile terminare questo rapporto; forse in fondo penso che abbia ragione quando dice che non troverei più qualcun’altra disposta a sopportare i miei difetti…
lasciala…e riparti da zero…tu vali parecchio…uomini che fanno quello che fai te non esistono.
cosa vale lei? niente…fa la prepotente e poi? no guarda io difficilemten difendo gli uomini…ma se tutto quello che hai scritto è vero…non sei tu che non meriti lei..è lei che non merita te! è una codarda…che fa la grossa…insoddisfatta di se stessa che per sentirsi importante devasta la tua psiche.
lasciala perdere
ti prende il tuo bancomat??? ma scherziamo! ti fa pulire casa? ma scherziamo?
lasciala perdere…dai retta..e se piange perchè la lasci beh lasciala piangere..tanto quella gente li non merita di più…
tutti abbiamo difetti e tu avrai il tuo carattere per carità non ti conosco ma sottomettersi così a una strega MAI!
sei un uomo? tira fuori le palle! non ti rende il nacomat? blocca la carta chiudi il conto..aprine un altro..fai le valige torna da tua madre e lasciale un biglietto con scritto “da oggi la cena te la prepari da sola e come ti pare” e te ne vai!” ma scherziamo???
Grazie per la solidarietà e l’incoraggiamento,
In effetti mi sembra di essere sposato con Wanna Marchi…
Ma in questi giorni sto prendendo una decisione importante, ti aggiornerò sugli sviluppi futuri.
ho capito solo una cosa, chi ti ama ti rispetta e non ti ferisce, le non ti ama ti usa tu ne se consapevole non so se avete figli , ma per amore dei figli non puoi sopportare un mostro simile prendi le tue cose e vattene inizia da capo all’inizio sara dura perche’ una separazione e’ sempre dolorosa ma quando ma con il passare del tempo capirai che la tua serenita’ e il tuo bene , se non ti vuoi bene tu come puoi pretendere che te ne voglia lei in poche parole MANDALA A FAN CULO CANCELLALA DALLA TUA VITA TIRA FUORI GLI ATTRIBUTI
Ciao Filippo,
senti ho un paio di cose da dirti. Non sei una persona debole, semmai sei una persona fragile, e sensibile: che è una cosa ben diversa.
La forza delle persone fragili e sensibili è che sanno guardare il mondo con occhi più onesti e comprensivi, che sanno relativizzare e non innalzare a livelli assoluti e prepotenti le certezze proprie e altrui.
Chi sa dire “secondo me” è una persona forte e intelligente.
Chi dice “E’ senz’altro così” è una persona prepotente e arrogante… è una persona apparentemente vincente, ma in realtà solo molto debole e narcisista, una persona che ha il terrore di osservare il vuoto che ha dentro, sempre nascosto sotto al tappetino delle sue frasi fatte, dei suoi modi sicuri e vincenti, del suo agonismo scorretto.
Perdonami, ma a me pare che il tuo torto non sia quello di essere troppo debole, anzi. Semmai ti carichi sulle spalle un peso troppo ma troppo grande, butti via i tuoi pregi con chi non li merita, sei eccessivamente comprensivo e buono con una donna cronicamente bugiarda con sè stessa e il mondo, e che approfitta di questo circolo vizioso di rabbia e perdono che si ripete all’infinito grazie alla tua magnaninimità e sensibilità.
Non viviamo nel mondo delle fiabe, purtroppo o per fortuna, e non esistono “i buoni e i cattivi”… E’ questo che rovina e porta a chiudersi in se stesse molte vittime di violenza domestica, psicologica e/o fisica, secondo me.
Questa ragazza avrà sicuramente i suoi pregi e aspetti positivi (dopotutto al tempo ti ha fatto innamorare), e del resto tu avrai i tuoi difetti e le tue incoerenze. Però esiste comunque una linea, molto sottile ma importantissima, la linea del rispetto dell’altro, che non va mai oltrepassata. Se la si oltrepassa, è tollerabile secondo me che accada una, toh due volte, nell’arco di un lungo rapporto, poichè ogni coppia porta spesso con sè sfuriate e momenti difficili in cui anche il più buono e retto arriva a usare parolacce improponibili o gesti di violenza indiretta, magari spaccando tutti i piatti della cucina per terra :) …. Ma devono essere davvero delle eccezioni, quelle cose che in un rapporto decennale e più ricordi ancora come cicatrici per fortuna uniche. Quella linea non può essere valicata quotidianamente: questo, io penso e sento, non può accadere, perchè distrugge la psiche di entrambi. Crea il circolo vizioso del pesce rosso che perde la memoria ogni 15 secondi. Disintegra il cervello e la lucidità.
Se il tuo timore, nel lasciarla, è quello di rovinarla per sempre… per prima cosa, per quanto doloroso, questa ipotesi, benchè lacerante, non è affar tuo: arriva un punto in cui se vuoi il bene dell’altro a tutti i costi, cominci a mancare di rispetto e amore verso te stesso, e questo non dovrebbe MAI accadere.
Seconda cosa…. stai sereno Filippo: a questa ragazza farebbe solo che bene stare da sola, affrontare la sofferenza e avere l’opportunità di cambiare e magari anche rinascere. Se è davvero una donna intelligente ce la farà.
Imboccallupo, e smettila di portare sulle tue spalle questo peso.
Fuori c’è un mondo che aspetta, e soprattutto MERITA la tua sensibilità molto più di lei.
Good Luck!
Ciao Filippo,ho letto la tua storia ..e mi sono venuti i brividi…horitrovato nella tua…molti episodi della mia…nn sto qui a raccontare tutto…ma la devastazione fisica e psicologica è stata notevole…da poco più di un anno mi sto riprendendo daun inferno durato cinque anni…da quello che mi racconti mi sembra che tu abbia a che fare con una narcisista perversa…anch io in n conoscevo l esistenza di questo disturbo di personalità..ho dovuto farmi aiutare da una psicologa per rendermi conto di che genere di persona avessi accanto,scappa prima che puoi…non se ne esci sani da queste relazioni tossiche…ti annullano come persona…ti annientano l autostima non si può discutere..perché sanno solo colpevolizzare e proiettare tutto il loro disagio esistenziale…tendono a fare le vittime…a far apparire l altro come pazzo..geloso..sono anche bugiardi…e in genere tradiscono…loro si sentono migliori degli altri ..ogni critica li fa diventare rabbiosi…il mio era anche violento…scappa…staccati subito…ne va della tua salute…hai difficoltà a lasciarla..perché hai creato una dipendenza affettiva…ti ha isolato affinché tu potessi legati ancora d più a lei…anche il mo diceva che avevo un carattere di merda e nessun uomo mi avrebbe voluta..oltre a dire che ero brutta,insignificante e non valesdi nulla…prendi tutto il coraggio che hai,perché ce l hai,per troncare qsta reazione malata…buona fortuna
Dopo la depressione, 3 anni di cura seguita da una.psicologa in gamba ho cominciato la mia ribellione. Ogni volta che decidevo di lasciarlo prometteva che cambiava, minacciando di togliermi i figli. Diceva che se lo lascio si ucide. Quando le ho detto che per me è finita voleva mettermi incinta e anche ricoverare per problemi di testa argomentando che i psicologi sono dei ciarlatani mi hanno fatto lavaggio del cervello e i psichiatri dovrebbero aiutarmi. Se ne andato…e sono cominciati guai. A cominciato usare mie figlie per colpirmi. Mi metteva contro mia figlia grande che a un certo punto a preso suo poso umiliandomi con le stesse frasi che usava lui . Se lui non voleva mia figlia non voleva uscire di casa sequestrando cosi me è la sorellina. Oltre la moglie cattiva, la pazza dovevo comparire come una mamma violenta. Per 13 anni non mi ha mai chiamata con il mio nome usando ” out” al posto del nome. Veniva sotto cancello ho mi fermava per strada dicendomi “sei la roba mia, farai solo quello che io ti dirò di fare” Lavoravo presso i suoi parenti in nero(hanno rifiutato ad ingaggiarmi – mi hanno buttata fuori, provando costringermi di tornare con lui essendo senza mezzi di mantenimento e senza parenti. Mi sono sentita dire “finché non firmi la separazione sei mia”. Non avevo soldi per avvocato .Mi sono rivolta a un centro antiviolenza . Hanno chiesto se ho fatto qualche denuncia per maltrattamenti( purtroppo no) , dandomi numero del avvocato . Signora avvocato mi ha scaricato perché non rientravo nel gratuito patrocinio mandandomi dal avv. del.mio marito assicurando che cosi con la consensuale lui paga le spese . Mi sono sffidata a lei e… ho firmato la mia condanna. È cominciata la mia bataglia . Sola , senza lavoro , in un paese straniero. Non so fino a quando resistero…sono due anni di cattiverie è sono solo al inizio. NON MI FIDO PIÙ DI NESSUNO. Per qualche centinaio di euro una avvocato- onorevole -difensore delle donne, sostenitore dei centri antiviolenza e uno stolcher come mio ex continuano a distruggermi . Morale: quello che non puoi provare non esiste!
mi sono sposata giovanissima 18 anni forse perche’ la mia situazione in famiglia non era rose e fiori ho creduto che fosse l’uomo nonostante lui fosse bruttino e io una bella donna, piu’grande di me ,quando ero incinta a soli 19 anni , ed ero ricoverata in ospedale per gravidanza a rischio lui in giro in macchina con una amica persino in un motel li hanno visti, e lui che mi dice ma no gli ho dato un passaggio , qualche volta , esco dall’ospedale la tipa parte e si trasferisce altrove sembra la vita procedere e ritornare tutto tranquillo la bimba cresce quando mia figlia a sei anni mettiamo su un’attivita’ di bar. paninoteca , inizia a diventare strano il suo cambiamento e’ stato cosi lento che neanche me ne sono accorta nel giro di 5 anni era diventato un mostro, io lavoravo all’attivita’ sempre come una schiava lui aveva gli orari , ad una certa ora andava via con una scusa qualsiasi io subivo e non mi ribellavo , col senno di poi capii che mi aveva sottomessa circuita oramai facevo e subivo senza rendermene conto soldi neanche a parlarne per 7 lunghianni non ho visto un euro da parte sua voi direte ma come e i soldi per mangiare?non chiedevi spiegazioni , beh e’ difficile spiegare , nel frattempo che io lavoravo alla nostra attivita’ lui ne aveva preso altre 2 in gestione sempre sotto mio nome e inventava che le altre attivita’ erano andate male e con i soldi di queste attivita’ copriva i debiti delle altre io non ero autorizzata ad andare dal consulente per informarmi tranne che per firmare documenti in sua compagnia per mangiare andavo da mia mamma neanche l’affitto di casa mi pagava e mi aiutava mia mamma se ogni tanto chiedevo 10 euro apriti cielo me li buttava a terra davanti a tutti i clienti , clienti che sapevano chi era in realta mio marito e cosa faceva , sputi e spintoni a me e ai nostri figli dopo 7 lunghi anni qualcuno ha avuto pieta’ di me mi chiama in disparte e mi mette al corrente di tutto , mio marito andava a puttane e quando qualcuna di queste gli piaceva in modo particolare iniziava la relazione ha avuto piu’ di una relazione in contemporanea e manteneva puttane e i loro mariti cornuti e complici isoldi non bastavano copriva tutte le spese comprese quelle di cocaina affitto di casa tutto , quando ho saputo tutto ho preso in mano la situazione gestendo i soldi dell’attivita’ io ma era troppo tardi oramai il danno era fatto ed era troppo grande per recuperare nel fratempo la prostituta che ha mantenuto per 7 anni vistoche per colpa mia , non gli arrivavano i soldi mi ferma con suo marito e mi hanno riempito di botte , non ho fatto denuncia ho preso i miei figli e sono scappata via in belgio da miei parenti lasciando lui in italia , lui nel fratempo continuava a correre dietro alla sua prostituta mantenuta , ma qualcosa non deve aver funzionato perche la sua amante lo ha denunciato per stolking detenzione e spaccio e induzione alla prostituzione gia’ povera lei che fa la puttana da sempre a denunciato mio marito perche’ era costretta ad andare con lui per poter avere in cambio cocaina , ho un rammarico non avere chiesto aiuto alle istituzioni avevo paura che mi togliessero i figli ma io come mamma sono stata una super mamma ho fatto da papa’ da mamma mi sono privata io per dare ai miei figli e piangevo quando non sapevo niente di cosa combinava lui e nonostante lavorassi come un mulo non ero padrona dei soldi perche’ servivano a mio marito per mantenere le puttane e fare bella figura con loro , secondo voi c’erano i presupposti di una querela per maltrattamenti in famiglia ? mi avrebbero aiutato trasferendomi in una casa famiglia proteggendo me e i bambini ?
dimenticavo di aggiungere che ora che la puttana lo ha rovinato ha capito cos’e’ la famiglia mi chiama dicendo che ha sbagliato e che ha capito che cosa e’ la famiglia adesso che ha 56 anni ed ha esaurito tutti i fondi !
Buongiorno…ho letto tutti i commenti e mi ci ritrovo tutta ma non so come chiudere…lui per periodi e tranquillo e per altri invece mi insulta mi disprezza e fa vedere anche verso la mia famiglia un disprezzo enorme…litighiamo ormai quasi tutti i giorni…mi insulta e si arrabbia se vado da mia mamma…cosa che1 a volte devo andare di nascosto..quando arriviamo all apice delle litiGate e io inizio a urlare allora per qualche giorno si calma anche se poi mi da della pazza della mongola e che sono a portare in psichiatria…io poi non so se faccio bene o male ma mi metto a rispondere alle sue parole con parole dello stesso tenore…anche li si calma li per li ma poi esplode di nuovo…sto pensando al suicidioa poi penso a mia mamma e a mia sorella che le lascerei sole ci ripenso. ..gli è lo detto in tutti i modi…ho provato a lasciarlo ma lui chiede scusa e tutto inizia dinuovo…anche se dovesse cambiare la nostra storia e al capolinea…io ormai ho troppa paura e mi sento soffocare….ma ho vergogna ad andarmene…cosa posso fare…
Bell’articolo, peccato che poi nella realtà dei fatti nessuno può aiutare, sono 7 anni che vivo in questo inferno, ho contattato avvocati, forze dell’ordine e nulla, non posso mandarlo via e non posso andarmene portando con me i miei figli.
non lavoro e non ho un soldo da parte perchè lui non vuole che lo faccia e quando ho provato a lavorare ha fatto in modo che mi licenziassero presentandosi al lavoro e facendo scenate assurde.
se scappo dovrei lasciare i miei figli a lui altrimenti risulta sottrazione di minori, se lo avviso di un mio spostamento con le bimbe mi rinchiude in casa senza farmi uscire, l’unica soluzione è aspettare che mi uccida lui, sono rassegnata, l’Italia è un bel paese, pieno di belle parole, ma quando si tratta di fatti, fatti concreti ecco che le parole si trasformano in fumo, e se non ci scappa il morto la giustizia non interviene.
l’unico mio pensiero che mi tormenta l’anima giorno e notte è che fine faranno i miei figli? con un padre cosi che beve e ha il vizio del gioco?
so solo che un giorno il mio nome apparirà al tg, ma allora sarà troppo tardi….
Stefania,contatta un centro antiviolenza più vicino a casa tua…li t aiuteranno,non avere paura,…prendi il coraggio tra le mani…fallo per te e per i tuoi figli…vedrai se ne esce,ma rassegnarsi non porta a nulla…
salve
vorrei sapere se lui mi fa violenza spicologica
vi racconto la mia storia
ho 45 anni lavoro 2 ore al giorno sono invalida (calcificazione alle vertrebre)
sono sposata da 25anni e 10 sono state belle e 15 un inferno anni fa l hanno arestato x spaccio di droga è alcolizato e ogni cosa che succede dice che è colpa degli altri o mia
non paga le bollette solo se è neccessario ci avevano tolto gas,luce,acqua
mi dice che mi insegnerà come stare al mondo,che sono uuna mamma che vale poco ,quando parlo mi manda a quel paese sbatte porte rompe le cose ecc ecc
ho parlato con l ‘ass sociale e il sindaco del paese x un aiuto ma ad oggi nessuno mi aiuta
ora voglio sapere perchè nessuno mi da una mano?per favore mi rispondete anche perchè voglio sapere se questo comportamento è violenza ora non so più niente grazie aspetto una vostra risposta
Gloria,devi lasciarlo..fatti aiutare da un centro antiviolenza,ricordati gli uomini così..non cbiano…e noi non possiamo salvarli…non fatti impietosire dai suoi pianti,dalle sue promesse e cambiamento…non farti sovrastare dai sensi di colpa,salva te stessa,amati di più..questo non è amore..