28 Gen 2014

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One Billion Rising For Justice: 14 febbraio 2014 a Brescia

In occasione del “ONE BILLION RISING For Justice”, evento di risonanza mondiale, il 14 febbraio saremo in Piazza Loggia (Brescia) alle ore 17:00, in cui interverremo con altre Associazioni e Comitati.
In seguito verranno svolte rappresentazioni sul significato della “Giustizia” e partirà il flash mob “Break the chain”
(il video del balletto è visibile alla fine del post).

Aprirà le danze l’A.S.D Danza Laboratorio (con le danzatrici Valentina Cerni, Bianca Cotelli, Elena D’Ambrosio, Eleonora Facchini, Clara Fertonani, Giorgia Gosio, Alice Lanfranchi, Irene Maruelli, Maria Pasquali Coluzzi, Virginia Tadei, Marta Taglietti, Federica Tonelli e la coreografa Antonella Massussi) che con un ballo contemporaneo rappresenterà, per noi, la “Giustizia”.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti accedere al Gruppo su Facebook “One Billion Rising 2014 – Brescia“.

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“V-Day, il movimento globale per porre fine alla violenza contro donne e bambine, insieme alla campagna One Billion Rising, hanno annunciato il lancio di UN MILIARDO PER LA GIUSTIZIA (ONE BILLION RISINGFOR JUSTICE).

La campagna trae la sua forza dall’energia e dall’impeto civile creatisi nel 2013, quando un miliardo di attivisti in 207 paesi si sono unit i per sollevarsi, scioperare, danzare, per porre fine alla violenza contro donne e bambine. Quest’anno, ci concentreremo sulla questione della giustizia per tutte le donne sopravvissute alla violenza di genere e sui metodi per porre fine alla dilagante impunità che prevale a livello globale. UN MILIARDO PER LA GIUSTIZIA (ONE BILLION RISING FOR JUSTICE) chiama le donne, gli uomini e i giovani di tutto il mondo a riunirsi pacificamente il 14 febbraio 2014 davanti ai luoghi in cui abbiamo il diritto di ottenere giustizia: tribunali, stazioni di polizia, uffici governativi, tribunali militari, ambasciate, luoghi di culto,istituti o semplicemente luoghi di riunione pubblici in cui le donne meritano di sentirsi al sicuro ma dove troppo spesso non lo sono. La campagna attesta la consapevolezza dell’impossibilità di porre fine alla violenza contro le donne senza analizzare l’influenza esercitata dalla povertà,dal razzismo, dalla guerra, dal disprezzo dell’ambiente, dal capitalismo,dall’imperialismo e dal patriarcato. L’impunità si trova nel cuore di queste forze interagenti.

“Molti dei nostri sostenitori ci hanno scritto per dirci che quest’anno volevano andare oltre, andare più in profondità, affrontare la questione dell’impunità e della mancanza di responsabilità da parte delle istituzioni, quali fattori significativi nella perpetuazione della violenza contro le donne. UN MILIARDO PER LA GIUSTIZIA (ONE BILLION RISING FOR JUSTICE) chiama le sopravvissute, e coloro che le hanno aiutate, a rompere il silenzio – con azioni di rottura, atti politici, atti artistici – attraverso l’arte, la danza, le processioni, i rituali, con canzoni, parole, testimonianze e altre modalità che meglio esprimano il loro senso di ribellione, i loro bisogni, i loro desideri e la loro gioia”, ha affermato Eve Ensler, fondatrice del V-Day e di One Billion Rising.  “In concomitanza a questo lancio, sono felicissima di annunciare che Monique Wilson – da 15 anni straordinaria attivista del V-Day, la donna che ha letteralmente ispirato tutte le 7000 isole nelle Filippine a sollevarsi e a danzare – si unisce a noi come capo della campagna Un miliardo per la giustizia”.

“Le nostre storie sono state sepolte, negate, cancellate, alterate e minimizzate da sistemi patriarcali che permettono all’impunità di regnare”, ha affermato Monique Wilson, direttrice di One Billion Rising, attivista e attrice. “La giustizia comincia quando parliamo della verità, quando la liberiamo e riconosciamo, in uno spirito di solidarietà e di comunità. UN MILIARDO PER LA GIUSTIZIA è un invito a liberarci dalla prigionia, dagli obblighi, dalla vergogna, dalla colpa, dal dolore, dalla sofferenza, dall’umiliazione, dalla rabbia e dalla schiavitù.

La via verso la giustizia comincia con il riconoscere come alla violenza venga permesso di esistere e di perpetuarsi – denunciando quali sono i luoghi in cui il patriarcato endemico e la misoginia istituzionalizzata creano una barriera che impedisce alle donne sopravvissute di ottenere una vera giustizia”, ha affermato Wilson.”

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18 Nov 2013

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One Billion Rising For Justice: 14 febbraio 2014

[styled_table width=”93%”]Brescia: saremo in Piazza Loggia alle ore 17:00, in cui interverremo con altre Associazioni e Comitati. In seguito partirà il flash mob “Break the chain”.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti accedere al Gruppo su Facebook “One Billion Rising 2014 – Brescia“.[/styled_table]

One Billion Rising amplia i suoi orizzonti e approfondisce il tema della giustizia: “V-Day, il movimento globale per porre fine alla violenza contro donne e bambine, insieme alla campagna One Billion Rising, hanno annunciato il lancio di UN MILIARDO PER LA GIUSTIZIA (ONE BILLION RISINGFOR JUSTICE).
La campagna trae la sua forza dall’energia e dall’impeto civile creatisi nel 2013, quando un miliardo di attivisti in 207 paesi si sono unit i per sollevarsi, scioperare, danzare, per porre fine alla violenza contro donne e bambine. Quest’anno, ci concentreremo sulla questione della giustizia per tutte le donne sopravvissute alla violenza di genere e sui metodi per porre fine alla dilagante impunità che prevale a livello globale. UN MILIARDO PER LA GIUSTIZIA (ONE BILLION RISING FOR JUSTICE) chiama le donne, gli uomini e i giovani di tutto il mondo a riunirsi pacificamente il 14 febbraio 2014 davanti ai luoghi in cui abbiamo il diritto di ottenere giustizia: tribunali, stazioni di polizia, uffici governativi, tribunali militari, ambasciate, luoghi di culto,istituti o semplicemente luoghi di riunione pubblici in cui le donne meritano di sentirsi al sicuro ma dove troppo spesso non lo sono. La campagna attesta la consapevolezza dell’impossibilità di porre fine alla violenza contro le donne senza analizzare l’influenza esercitata dalla povertà,dal razzismo, dalla guerra, dal disprezzo dell’ambiente, dal capitalismo,dall’imperialismo e dal patriarcato. L’impunità si trova nel cuore di queste forze interagenti.

“Molti dei nostri sostenitori ci hanno scritto per dirci che quest’anno volevano andare oltre, andare più in profondità, affrontare la questione dell’impunità e della mancanza di responsabilità da parte delle istituzioni, quali fattori significativi nella perpetuazione della violenza contro le donne. UN MILIARDO PER LA GIUSTIZIA (ONE BILLION RISING FOR JUSTICE) chiama le sopravvissute, e coloro che le hanno aiutate, a rompere il silenzio – con azioni di rottura, atti politici, atti artistici – attraverso l’arte, la danza, le processioni, i rituali, con canzoni, parole, testimonianze e altre modalità che meglio esprimano il loro senso di ribellione, i loro bisogni, i loro desideri e la loro gioia”, ha affermato Eve Ensler, fondatrice del V-Day e di One Billion Rising.  “In concomitanza a questo lancio, sono felicissima di annunciare che Monique Wilson – da 15 anni straordinaria attivista del V-Day, la donna che ha letteralmente ispirato tutte le 7000 isole nelle Filippine a sollevarsi e a danzare – si unisce a noi come capo della campagna Un miliardo per la giustizia”.

“Le nostre storie sono state sepolte, negate, cancellate, alterate e minimizzate da sistemi patriarcali che permettono all’impunità di regnare”, ha affermato Monique Wilson, direttrice di One Billion Rising, attivista e attrice. “La giustizia comincia quando parliamo della verità, quando la liberiamo e riconosciamo, in uno spirito di solidarietà e di comunità. UN MILIARDO PER LA GIUSTIZIA è un invito a liberarci dalla prigionia, dagli obblighi, dalla vergogna, dalla colpa, dal dolore, dalla sofferenza, dall’umiliazione, dalla rabbia e dalla schiavitù.

La via verso la giustizia comincia con il riconoscere come alla violenza venga permesso di esistere e di perpetuarsi – denunciando quali sono i luoghi in cui il patriarcato endemico e la misoginia istituzionalizzata creano una barriera che impedisce alle donne sopravvissute di ottenere una vera giustizia”, ha affermato Wilson.”

One Billion Rising for Justice sta crescendo nelle proporzioni e negli obiettivi giorno per giorno, mentre attivisti di tutto il mondo in più di 100 paesi si riuniscono per organizzare le proprie manifestazioni. Tra gli altri, emozionanti esempi, troviamo:[list style=”list1″ color=”blue”]

  • Il Perù manifesta contro le molestie sessuali, invitando il sindacato degli operai edili a mettersi alla guida della campagna.
  • La Nigeria manifesta per continuare la propria lotta per porre fine ai matrimoni tra bambini e organizzando campagne mediatiche per stigmatizzare la legalizzazione della violenza nelle comunità.
  • Il Guatemala manifesta a sostegno delle leggi per proteggere le donne e per porre in primo piano le donne indigene e il loro punto di vista sulla giustizia.
  • Il Bangladesh manifesta per fare pressione sui partiti politici per far sì che la legislazione protegga le donne.
  • Los Angeles manifesta per promuovere la consapevolezza degli stupri e delle molestie sessuali tra i militari, coinvolgendo tribunali, polizia locale e dipartimenti di giustizia.
  • Haiti manifesta per mettere in luce l’impatto del terremoti su donne e bambine.
  • Gruppi in tutto il Regno Unito stanno progettando diverse manifestazioni, con laboratori sul tema della giustizia nel contesto britannico, previsti in tutto il paese a partire dal prossimo mese.
  • Le Filippine manifestano contro la militarizzazione, l’avidità delle multinazionali, il lavoro nelle miniere, l’ingiustizia economica e lo sfruttamento della forza lavoro, e contro i saccheggi perpetrati da un governo corrotto che hanno un drammatico impatto su donne e bambine.
  • L’India manifesta concentrandosi sull’ingiustizia ambientale ed economica e terrà tribunali femminili da qui al 14 febbraio.
  • Gruppi di migranti in tutto il mondo – sotto la guida di Justice for Domestic Workers nel Regno Unito, e la rete di lavoratori filippini migranti in 2 paesi – manifestano per ottenere migliori diritti per lavoratori locali e migranti ovunque, e per porre fine alla schiavitù contemporanea.
  • La Mongolia manifesta insieme all’organizzazione Beautiful Hearts conducendo una campagna per mettere in luce gli effetti degli abusi sessuali.
  • L’Italia manifesta con enormi raduni organizzati via internet in tutto il paese.
  • La Birmania manifesta con laboratori che si terranno alla fine di ottobre in preparazione della propria campagna.
  • Il Pakistan manifesta con una campagna V-Men per coinvolgere uomini e ragazzi nella lotta alla violenza contro donne e bambine.
  • Il Sudan manifesta con giovani donne alla guida di una campagna che guarda ai problemi con il sistema giudiziario e quello dei tribunali quali ostacoli che impediscono alle donne di ottenere giustizia.

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